Coumbaly Diaw è vissuta per dodici anni a Parma, poi ha deciso che voleva tornare in Africa per fare qualcosa per il proprio Paese, il Senegal. E così ha fatto. Un percorso di vita raccontato dalla stessa Coumbaly a “Radici, l’altra faccia dell’immigrazione”. Da cinque anni Coumbaly vive a Dakar, la capitale del Senegal, e lavora con le donne e i giovani grazie all’appoggio di un’organizzazione non governativa italiana: la Cisv. Con Davide torna nei parchi che ospitano miriadi di pellicani, ma anche nel deserto dove vivono i pastori nomadi Peul, con le loro inseparabili compagne di vita: le vacche. Coumbaly è stata bene in Italia, ma in Senegal sta ancora meglio: “Da voi – dice - le donne hanno molti diritti, ma nessuno che le aiuta in famiglia. In Senegal invece, grazie alla famiglia allargata, c’è sempre qualcuno che mi assiste nella gestione dei miei tre figli”.