Ambiente Italia

TGR Ambiente Italia del 25/04/2015

  • Andato in onda:25/04/2015
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RAI3: AMBIENTE ITALIA, MEDITERRANEO MARE DI MORTE Il Mediterraneo si è preso altri settecento migranti. È la tragedia più grave di sempre, l’ultima ecatombe di una lunga serie che sta trasformando il canale di Sicilia in un enorme cimitero. Se ne parla ad “Ambiente Italia” - il settimanale verde della Tgr curato da Beppe Rovera, in onda sabato 25 aprile alle 12.55 su Rai3 - con una riflessione di padre Mario Bartolini, missionario passionista protagonista di dure battaglie in Amazzonia in difesa dei contadini e contro la deforestazione, sull’inarrestabile esodo di milioni di disperati in fuga da guerre, carestie e condizioni ambientali compromesse anche dagli interessi economici delle multinazionali. E con l’analisi di Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia e segretario generale della Fondazione Aurelio Peccei, autorevole osservatore delle dinamiche geopolitiche del pianeta.  In primo piano anche le emergenze ambientali di casa nostra. In Sardegna, sulla costa di Porto Torres, gli sversamenti di olio combustibile della centrale termoelettrica di Fiumesanto, di proprietà della multinazionale del settore energetico E.On, hanno inquinato terreni, falde acquifere e le acque del golfo dell’Asinara. In Campania, nel casertano, il punto della situazione sulla terra dei fuochi dove lo smaltimento dei rifiuti tossici provenienti per lo più dal Nord e sotterrati dalle organizzazioni criminali ha provocato enormi danni al territorio, all’economia e alla salute dei cittadini.  Obiettivo, inoltre, sulla difesa dell’ambiente grazie alla raccolta differenziata e al riutilizzo dei rifiuti. Ne parlano i ragazzi delle scuole di Ovada e Novi Ligure impegnati nel concorso “Ecorienteering” - un’iniziativa del consorzio servizi rifiuti locale per educare ai comportamenti sostenibili, in programma dal 12 al 15 maggio - e Carlo Montalbetti, direttore generale di Conai.  In sommario anche la vicenda dello “spacchettamento” del parco nazionale dello Stelvio, istituito nel lontano 1935 su un territorio di centotrenta mila ettari che interessa una ventina di comuni e quattro province (le lombarde Brescia e Sondrio e quelle autonome di Trento e Bolzano). Ora una norma trasferisce le competenze dei rispettivi territori alla Regione Lombardia e alle province di Trento e Bolzano “denazionalizzando” l’area. Protestano ambientalisti, naturalisti e associazioni che temono un impoverimento del patrimonio naturale italiano.  Dal Trentino, invece, il resoconto di una spedizione scientifica sull’Adamello dove i ricercatori della Bicocca di Milano con i colleghi della Fondazione Mach di Trento hanno eseguito una serie di carotaggi nel ghiacciaio più esteso e profondo d’Italia. Si tratta del progetto Poll-ice che applica le tecniche del sequenziamento del Dna a campioni di ghiaccio per recuperare un amplissimo spettro di informazioni sulla biodiversità e i suoi mutamenti nei secoli.  In chiusura, Fulvio Mamone Capria, ultimo presidente Lipu, fa un bilancio dell’attività dell’associazione che compie cinquant’anni.

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