De Boer al capolinea, prossime ore decisive

Pioli in pole, attesi vertici societari a Milano

1477251534999_617402874.jpgMILANO, 23 OTT - Frank De Boer e' arrivato al capolinea: già nelle prossime ore l'Inter potrebbe decidere di esonerarlo dopo la sconfitta di Bergamo contro l'Atalanta. In pole position c'e' Stefano Pioli, il profilo più adatto a subentrare all'allenatore olandese: conosce la Serie A, ha allenato squadre importanti come la Lazio, oltre a Chievo, Bologna e Sassuolo, e potrebbe accettare il ruolo di 'traghettatore'.
 
Amaro il post partita dei nerazzurri, incapaci di esprimere gioco, demotivati e confusi. Molte le responsabilità di De Boer ma ancora più pesanti sono quelle di Erick Thohir che lo ha voluto fortemente. Adesso la logica sembra indicare una personalità assolutamente diversa, concreta e pragmatica per risalire al più presto posizioni in classifica. Tuttavia, ancora una volta, sarà forse il presidente dell'Inter a dire la parola decisiva, chiamando tecnici non idonei ad affrontare le difficoltà e le trappole del campionato di serie A. A meno che il Suning non decida finalmente di prendere energicamente in mano la situazione.    Sono momenti caotici, caldi i telefoni tra Milano e Nanchino, in attesa dell'arrivo dei vertici societari tra domani e mercoledì. Prende corpo però l'ipotesi di non aspettare, per l'esonero, il turno infrasettimanale di mercoledì tra Inter e Torino. Il tempo a disposizione e' finito.
 
Oltre a Pioli restano tra i papabili Guidolin (reduce dall'esonero dallo Swansea), Mandorlini, Blanc e Leonardo (considerato però un uomo troppo vicino a Moratti e quindi alla precedente gestione). C'e' anche chi spinge per Bielsa che tuttavia rischierebbe di essere un altro marziano in Italia e di certo non accetterebbe contratti ponte. In tanti auspicano addirittura un ritorno di Mancini ma e' una possibilità impraticabile finché in società ci saranno Thohir e Bolingbroke.     
 
Tre le sconfitte consecutive in campionato dell'Inter, per un totale di sei ko in dodici partite tra Europa e Serie A. Dopo il 2-1 di Bergamo, e' quattordicesima in classifica a cinque punti dalla zona retrocessione. La Juventus capolista e' lontana dieci lunghezze, la Champions che più volte e' stata definita l'obiettivo minimo stagionale, sembra ora una missione quasi impossibile. La qualificazione in Europa League e' un sogno realizzabile solo con un percorso perfetto, eventualità molto difficile. A due mesi e mezzo dal suo arrivo a Milano, De Boer ha costruito poco e distrutto molto. Fatica ad adattarsi al calcio italiano, più tattico e fisico dei campionati esteri.
 
Anche in Europa non ha convinto, come hanno dimostrato le disfatte con Hapoel e Sparta Praga. Oggi a Bergamo per la seconda partita consecutiva ha escluso Banega, una scelta inspiegabile viste le difficoltà del centrocampo. L'allenatore olandese ha preferito inserire Kondogbia, un giocatore in piena crisi. Gabigol, prima definito 'un giocatore fantastico che tutti i club vorrebbero', ora e' dimenticato in fondo alla panchina. Brozovic dopo un mese di purgatorio, e' stato schierato in due gare di fila nonostante le evidenti difficolta'. Perisic che da' il meglio di se' a sinistra, viene alternato senza logica sulle due fasce. Scelte tecniche discutibili di un allenatore che non e' ancora riuscito a tenere il passo con la Serie A e il cui destino forse era gia' scritto ancora prima di cominciare.  
 

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  • pubblicato23.10.2016
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