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POLITICA

Dopo la fiducia al Senato

Legge di Stabilità, il testo alla Camera. Voto finale entro martedì

In mattinata l'esame in commissione, poi la discussione generale in aula dalle 18.30. Il ministro dell'Economia Padoan: manovra "equilibrata e ed efficace". Delrio: "Legge solida, c'è svolta fiscale"

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Roma

La legge di Stabilità corre verso l'approvazione definitiva. Dopo il via libera al Senato, non senza polemiche e ostruzionismi, il testo approda oggi per il terzo e ultimo passaggio alla Camera.

Dei 130 emendamenti presentati in Commissione bilancio della Camera alla Legge di Stabilità ne restano 80. Il presidente Francesco Boccia ha dichiarato infatti inammissibili 50 proposte arrivate al testo da M5s, Fi e Sel. Al termine dell'esame delle 80 proposte restanti (improbabile che passino perché costringerebbero il parlamento ad una quarta lettura) la manovra è attesa in Aula alla Camera dove inizierà la discussione generale.  

Già questa mattina la commissione Bilancio è al lavoro sui documenti di bilancio, poi nel tardo pomeriggio, dalle 18.30 il via alla discussione generale in aula. L'ok finale potrebbe arrivare già lunedì sera, o slittare a martedì.

Tra le misure approvate al Senato la stabilizzazione del bonus da 80 euro, ma senza estensione a pensionati e incapienti, lo stop all'aumento di Tasi e Imu, il disco verde al Registro dei donatori per l'eterologa e ancora la cancellazione per tre anni dei contributi per le nuove assunzioni a tempo indeterminato. Tra i rinvii rientrano la riforma del canone Rai, congelato per il 2015 e la Local Tax.

Delrio: "Legge solida, c'è svolta fiscale"
Con la manovra, "questo Paese svolta in maniera definitiva dal punto di vista della pressione fiscale". Lo afferma al Corriere della Sera, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio che assicura: "Non ci saranno norme-mancia. Questa è la strada giusta". "Il supporto alle imprese - spiega - continua anche con la Sabatini bis, il cui importo è raddoppiato. C'è poi la fiscalità di vantaggio per le casse previdenziali e i fondi pensione".

L'approvazione al Senato
Il governo al Senato ha incassato la fiducia poco prima dell'alba di sabato, dopo ventidue ore di seduta: 161 i senatori a favore e 78 contrari, senza astensioni. Una manovra che passa tra le polemiche, accesissime, delle opposizioni che hanno accusato l'esecutivo di aver presentato un testo pieno di errori. Imprecisioni, discrasie, refusi, che sono stati riconosciuti dallo stesso viceministro all'Economia Enrico Morando: "Il governo accetta e si scusa per gli errori commessi anche nella relazione tecnica ma abbiamo cercato di rendere più leggibile il testo".

Palazzo Chigi: "Effetti espansivi per 6,7 miliardi"
Palazzo Chigi sottolinea che la manovra, con gli emendamenti approvati, "comporta effetti espansivi sul bilancio dello Stato di circa 6,7 miliardi di euro nel 2015 e di circa 2,9 miliardi di euro nel 2016. Nel 2017, gli effetti della manovra risultano in linea con quella inizialmente presentata alla Camera dei Deputati e determinano un miglioramento del saldo del bilancio dello Stato di 1,8 miliardi. In termini di indebitamento netto, la manovra assicura il conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica indicati dal Governo nei documenti programmatici, in coerenza con gli impegni assunti in sede europea".

Padoan: "Equilibrata ed efficace"
Il ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan ha difeso la manovra definendola "equilibrata e ed efficace. Sostiene la crescita e l'occupazione e rafforza la sostenibilità dei conti''. Per Padoan, nel 2015 ''i conti pubblici miglioreranno e questo consentirà di dimostrare ai partner europei e ai mercati che l'Italia è un Paese affidabile". Con gli interventi approvati in Senato, precisa il ministro dell'economia, ''sono stati rafforzati gli aspetti della manovra legati alle politiche per il sostegno alle imprese, alle famiglie e al sociale, al settore della sanità e a quello della scuola''.