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MONDO

I numeri dell'Oim

Migranti, nel 2015 ecatombe nel Mediterraneo: 3000 morti. Turchia pronta ad aprire sei centri

L'Organizzazione internazionale per le migrazioni aggiorna con le ultime 100 vittime registrate da domenica sulle coste libiche. I migranti morti solo dall'inizio
dell'anno nel Mediterraneo sono 2.987

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I migranti morti solo dall'inizio dell'anno nel Mediterraneo sono 3 mila (2.987 per l'esattezza delle cifre). Lo rende noto l'organizzazione internazionale per le migrazioni, aggiornando i dati con le ultime 100 vittime registrate da domenica sulle coste libiche basati su due avvistamenti: "85 corpi rinvenuti in un'area ed altri 10 in una seconda".

Il piano tra Ue e Turchia. Ankara aprirà sei centri di accoglienza
Il Presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker ha parlato di un accordo sui migranti con Erdogan con l'impegno di aprire nuovi centri per tamponare le partenze di profughi e migranti verso l'Europa dopo l'allarme di Ankara secondo cui "altri tre milioni di potenziali rifugiati possano arrivare da Aleppo e dai suoi sobborghi", in Siria.

Il piano d'azione su cui si è raggiunta un'intesa con Ankara prevede una ripartizione di attività tra Grecia e Turchia nell'Egeo e l'apertura di sei centri d'accoglienza per rifugiati cofinanziati dall'Ue. La Turchia adotterà misure che permetteranno ai profughi di avere accesso, durante la loro permanenza nel Paese, al mercato del lavoro e ai pubblici servizi, inclusi scuole e sanità.  "L'attuazione del piano d'azione contribuirà ad accelerare" il rispetto dei "parametri per la liberalizzazione dei visti", si legge nel piano per affrontare l'emergenza profughi siglato da Bruxelles e Ankara. Il totale degli arrivi per tutto il Mediterraneo è  salito a 557.899 - pari al doppio del totale di 219.000 registrato durate tutto il 2014. La Turchia si impegnerà ad accelerare le procedure per la "riammissione di migranti irregolari intercettati dalle autorità romena, bulgara o greca in arrivo dal suo territorio". Inoltre "saranno aperti punti aggiuntivi per restituire migranti irregolari intercettati nel mar Egeo". L'Ue darà il suo sostegno alla Turchia con una "cooperazione tra gli Stati membri Ue e la Turchia nell'organizzazione di rimpatri congiunti di migranti irregolari, incluse misure di reintegro. Rafforzata anche la capacità della Guardia costiera, intensificando la sua cooperazione con quella greca.

Il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk alla plenaria di Strasburgo aveva subito teso la mano ad Ankara: "Dobbiamo collaborare con la Turchia perchè non abbiamo alternative: i Paesi vicini pongono questioni ancora più complicate". 

Mediterraneo, "la rotta più mortale"
I  2.987 migranti e rifugiati che hanno perso la vita nel Mediterraneo dall'inizio del 2015 sono pari "a quasi i tre quarti dei 4.093 migranti morti in tutto il mondo nel 2015", afferma una nota dell'Oim citando gli ultimi dati del Missing Migrant Project. "Il Mediterraneo resta la rotta più mortale per i migranti del nostro pianeta", ha deplorato il direttore generale dell'Oim William Swing. "Queste perdite di vite umane sono inutili, completamente evitabili e assolutamente inaccettabili", ha aggiunto.