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ITALIA

Le indiscrezioni arrivano da fonti della sicurezza egiziana

Giulio Regeni, arrestate due persone sospettate dell'omicidio del ricercatore italiano

La polizia egiziana ha arrestato due persone sospettate di aver avuto un ruolo nell'uccisione dello studente italiano Giulio Regeni. La salma del giovane rientrerà in Italia domani.  Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, accoglierà le spoglie di Giulio Regeni. Il volo da Il Cairo con la salma del giovane arriverà attorno alle 12 e 40 all'aeroporto di Fiumicino

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Giulio Regeni
Il Cairo
"Sono state arrestate due persone sospettate dell'omicidio dello studente italiano Giulio Regeni", così una fonte della sicurezza al Cairo ha detto all'Ansa.

La conferma è arrivata anche all'agenzia Dpa, senza chiarire se i due arrestati siano egiziani o stranieri. "Le agenzie di sicurezza - hanno spiegato le fonti, a condizione di anonimato - hanno raccolto indizi importanti sul caso, i quali dimostrano che si è trattato di un atto criminale non collegato al terrorismo" e aggiungono che "i dettagli su questi indizi saranno resi noti entro alcune ore".

Intanto è arrivato in Egitto, su un volo Egyptair decollato da Roma, il team di investigatori italiani che seguirà con le autorità egiziane le indagini sulla morte del ragazzo italiano.

Fonti egiziane: preso e ucciso dalla polizia
Intanto, dal Cairo, emergono nuove indiscrezioni sulle circostanze della sua morte. Secondo la Stampa, Giulio Regeni sarebbe stato preso e ucciso dalla polizia. Il ricercatore aveva contatti con il mondo dell’opposizione egiziana e si stava organizzando per intervistare alcuni attivisti sindacali prima di sparire, la sera del 25 gennaio, fra i vicoli della capitale. Una pista che riporta direttamente al suo lavoro di studioso sulla Primavera araba e sulle condizioni di vita del Paese. Sarebbe per questo, dicono le stesse fonti, e per le sue frequentazioni che Giulio era "sorvegliato". Il ragazzo avevalavorato agli scioperi organizzati a Giza, piazza antagonista ai tempi della deposizione dell’ex presidente Morsi e dei sit-in in suo favore. Era consapevole di essere ritenuto soggetto "sensibile" e agli amici aveva espresso questo timore. E per questo, scriveva sul Manifesto utilizzando uno pseudonimo. Il quotidiano ha pubblicato oggi il suo ultimo articolo: Egitto Stato di polizia. Pubblicato nonostante la contrarietà della famiglia e, per la prima volta, con la sua firma.

Giulio, uomo dei servizi?
"Inqualificabili falsità e strumentalizzazioni" le hanno definite, senza mezzi termini, i servizi italiani, smentendo "categoricamente ogni e qualsiasi collegamento di Giulio con l'intelligence", le voci che erano circolate anche in Italia.

Alfano: "Abbiamo un solo obiettivo: la verità"
"Tutte le procedure sono attivate" ha detto il ministro dell'Interno, "perchè la giustizia sia severa con i responsabili". Alfano confida nella piena collaborazione del Presidente egiziano al Sisi che già ieri, telefonando al Presidente del consiglio Matteo Renzi, aveva manifestato la volontà di far luce sul caso, tanto da ordinare al ministero dell'Interno e alla Procura generale di "perseguire ogni sforzo per togliere ogni ambiguità" e "svelare tutte le circostanze" della morte del ragazzo italiano, un caso al quale "le autorità egiziane attribuiscono un'estrema importanza".

Domani salma a Roma, disposta autopsia
Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, accoglierà le spoglie di Giulio Regeni che arriverà in Italia con il volo da Il Cairo attorno alle 12 e 40 all'aeroporto di Fiumicino. Il corpo sarà poi trasferito nell'istituto di medicina legale La Sapienza dove sarà eseguita l'autopsia, disposta dalla procura di Roma che indaga per omicidio volontario.