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POLITICA

Discussione generale dal 7 gennaio 2015

Riforma elettorale, dopo la Stabilità il Senato incardina l'Italicum

Dopo il sì di Palazzo Madama alla Stabilità, si è riunita la conferenza dei capigruppo, che ha deciso l'incardinamento immediato dell'Italicum. La decisione non è stata presa all'unanimità ed è stata quindi posta ai voti in aula

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Matteo Renzi e Silvio Berlusconi
Roma
Il Senato ha incardinato la riforma elettorale. La discussione generale sull'italicum inizierà mercoledì 7 gennaio alle ore 16. La decisione è stata presa dopo
l'approvazione della legge di stabilità a Palazzo Madama

Dopo il sì ai documenti di bilancio, si è riunita la conferenza dei capigruppo, che ha deciso l'incardinamento immediato dell'Italicum. La decisione non è stata presa all'unanimità, ed è stata quindi posta ai voti in aula, dove per regolamento ogni senatore ha diritto di parola.

Diversi senatori di M5S, Sel e Lega hanno quindi proposto dei calendari alternativi ma alla fine è stato approvato il calendario deciso dalla conferenza dei capigruppo.
   
La presidente della commissione Affari costituzionali, Anna Finocchiaro, ha quindi riferito all'aula che la stessa commissione non ha concluso i suoi lavori. L'assemblea dedicherà le sedute del pomeriggio di mercoledì 7 gennaio e della mattinata di giovedì 8 gennaio alla discussione generale. La seduta si è conclusa poco prima delle otto di questa mattina.

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, oltre a dedicare un tweet di gratitudine per il lavoro dei senatori, ha commentato: "Sono convinto che riusciremo a votare in seconda lettura, non prima delle dimissioni di Napolitano ma prima dell'elezione del nuovo presidente, sia l'Italicum sia la riforma costituzionale. I tempi ci sono", ha detto il premier in una conversazione con 'Il Foglio'. "Siamo a un passo dal portare a casa una grande impresa. Grazie a questa riforma, penso all'Italicum - ha aggiunto Renzi - l'Italia potrebbe essere spinta, finalmente, verso la strada del bipartitismo".