ITALIA
Il legale: "Metodo Stamina funziona, lo proveremo"
Davide Vannoni a processo a Torino
L'inventore del metodo Stamina, accusato di tentata truffa per aver chiesto un finanziamento di mezzo milione alla Regione, non si è presentato alla prima udienza del processo
"Davide Vannoni è sereno. E' l'umore di chi sa di essere innocente". Parlano così i due avvocati del presidente della Stamina Foundation, in tribunale a Torino per l'apertura del processo per tentata truffa alla Regione Piemonte. Vannoni non è presente "perché si tratta di un'udienza tecnica" ma i legali assicurano che seguirà le altre udienze.
Il processo
In questo processo Vannoni risponde di tentata truffa in relazione ad un finanziamento di 500mila euro che non ottenne. "Noi - ha detto l'avvocato - siamo convintissimi dell'innocenza. Abbiamo testimoni e documenti per controbattere tutti i temi e tutti gli argomenti della pubblica accusa". Gli avvocati chiederanno di far testimoniare "funzionari, dirigenti, eletti della Regione Piemonte per dimostrare la regolarità dell'iter burocratico" del finanziamento. Proporranno poi al tribunale di ascoltare quattro pazienti di Vannoni, ai quali chiederanno se la terapia ha avuto dei benefici. "Il processo riguarda altri aspetti, ma poiché il pubblico ministero ha inserito nella propria lista testi un paziente, siamo legittimati anche noi".
La difesa
La difesa intende presentare i due ucraini che misero a punto la cura Vannoni in una luce diversa rispetto a quanto afferma la Procura: "Abbiamo le loro pubblicazioni, i loro curriculum accademici, i fatti che dimostrano come fossero inseriti nella comunità scientifica internazionale. Furono invitati dall'Università di Tokyo per un convegno proprio sulle staminali".
Il processo
In questo processo Vannoni risponde di tentata truffa in relazione ad un finanziamento di 500mila euro che non ottenne. "Noi - ha detto l'avvocato - siamo convintissimi dell'innocenza. Abbiamo testimoni e documenti per controbattere tutti i temi e tutti gli argomenti della pubblica accusa". Gli avvocati chiederanno di far testimoniare "funzionari, dirigenti, eletti della Regione Piemonte per dimostrare la regolarità dell'iter burocratico" del finanziamento. Proporranno poi al tribunale di ascoltare quattro pazienti di Vannoni, ai quali chiederanno se la terapia ha avuto dei benefici. "Il processo riguarda altri aspetti, ma poiché il pubblico ministero ha inserito nella propria lista testi un paziente, siamo legittimati anche noi".
La difesa
La difesa intende presentare i due ucraini che misero a punto la cura Vannoni in una luce diversa rispetto a quanto afferma la Procura: "Abbiamo le loro pubblicazioni, i loro curriculum accademici, i fatti che dimostrano come fossero inseriti nella comunità scientifica internazionale. Furono invitati dall'Università di Tokyo per un convegno proprio sulle staminali".