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MONDO

Amministrative spagnole

Spagna, Podemos prende Barcellona e rompe il bipartitismo. Crollano i popolari, delusi i socialisti

Il partito del premier Mariano Rajoy arretra dal 40% del 2011 al 26%. Un punto in meno per il Psoe. L'avanzata di Podemos rompe così il bipartitismo in vista delle elezioni politiche di novemrbe

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Il quotidiano El Pais parla di "crollo del Partito Popolare" a beneficio della sinistra. Un travaso di voti - i popolari passano dal 40% del 2011 al 26,7% - che però finisce in mille rivoli. Pedomos, il movimento nato dai cittadini "indignados" prende Barcellona, il movimento anticorruzione Ciudadanos conquista il 6,5% dei consensi. 

I socialisti si fermano al 25%, ma non riescono ad affermarsi nelle partite più importanti. 

Per il leader di Podemos, Pablo Iglesias, il voto di ieri "segna l'inizio della fine del bipartitismo". I grandi delusi di queste elezioni sono i socialisi. 

Crescono, dunque, in vista delle elezioni politiche di novembre i movimenti anti austerità. 

Le regioni
 Il Pp perde molte città, a partire dalla capitale Madrid (qui arriva primo per un soffio al ballottaggio ma dovrà vedersela con Podemos).  In molte regioni,  i popolari restano il primo partito, perdendo la maggioranza assoluta in 6 su 13 e conservandola in 4. In molti casi, per continuare a governare, il Pp dovrà aprire a intese con altre formazioni, a partire dai liberali di Ciudadanos.

Il ballottaggio a Madrid
Nella capitale la protagonista sarà l'ex magistrato Manuela Carmena, a capo della coalzione sponsorizzata da Podemos (che si è presentato sempre in colazione con altri movimenti) "Ahora Madrid", che ha preso 20 seggi su 57, contro i 21 della rivale del Pp (che guidava la capitale dal 1991) Esperanza Aguirre.

Carmena dovrà chiedere l'appoggio del Psoe, terzo con 10 seggi. Quarti i Ciudadanos di Alberto Rivera, con 6 seggi.

La "presa" di Barcellona da parte di Podemos
Exploit confermato per Podemos, la formazione anti-austerità nata dal movimento degli Indignados, che è il primo partito a Barcellona, anche se sarà complicato formare una coalizione per guidare la città. Vince la candidata Ada Colau. Pablo Iglesias, leader di Podemos, ha definito l'esito del voto come "il segno del cambiamento politico" e "l'inizio della fine del partitismo" in Spagna dove si sta vivendo "un cambiamento irreversibile" e
preannuncia la sfida al Partito Popolare del premier Rajoy alle politiche di novembre.
 
Il Psoe al 25%
Arretrano, ma senza sprofondare, i socialisti del Psoe al 25,02%, quasi 3 punti in meno rispetto al 2011, che in molti comuni potranno essere co-protagonisti per formare coalizioni con Podemos. Conservano la maggioranza nella regione delle
Asturie. A Siviglia governeranno i socialisti, a discapito del Pp, mentre a Valencia, i popolari, dove erano al potere da soli, dovranno aprire ad altre formazioni. 

In definitiva, il partito guidato da Pedro Sanchez manca l'obiettivo del "sorpasso" ai danni dei Popolari, proprio in vista delle politiche di novembre.